CAPOLAVORO DI ASTUZIA

di Lorenzo Parolin[L8/749]

Capolavoro di Astuzia

 

Il serpente … chiese alla donna: “È vero che Iddio vi ha detto: Non mangiare del frutto di tutti gli alberi del giardino?”
La donna rispose al serpente: “Noi possiamo mangiare del frutto degli alberi del giardino; solo del frutto dell’albero che è nel mezzo del giardino, Iddio ha detto: Non ne mangiate, anzi non lo toccate, altrimenti morrete!”
Allora il serpente disse alla donna: “No, voi non morrete; anzi il Signore sa che qualora ne mangiaste si aprirebbero gli occhi vostri e diventereste come Dio, conoscitori del bene e del male”. (Genesi 3,1-5)
Hai capito il capolavoro di astuzia? È come se il Maligno avesse detto: “State attenti che Dio è invidioso di voi, ha paura che lo superiate, per questo vi pone dei limiti. Osate dunque, trasgredite i suoi comandi , violate le leggi divine! Otterrete più di quanto Dio sia disposto a concedervi: le capacità non vi mancano!”
Domanda: perché il Maligno soffia sull’uomo facendogli credere di essere migliore di Dio?
Risposta: perché egli stesso ha osato e si è messo in proprio in concorrenza con Dio; ora egli cerca dei seguaci per dimostrare la bontà della sua scelta. Esaltando l’uomo, cioè mettendolo in competizione con Dio, il Maligno segna delle vittorie a suo favore. Egli non compare mai sulla scena, ma la sua tecnica di soffiare su tutto è sempre la stessa e sempre ugualmente efficace: eccita l’uomo a sovrastimare il suo talento e ad adorare sé stesso. Così il protagonista e il responsabile degli eventi è l’uomo; ma se l’opera di autocompiacimento e di autoesaltazione ha successo la gloria ricade soprattutto sul Male: è lui il gran cerimoniere, è a lui che obbediscono le genti.
I miliziani del Male da esso plagiati avanzano baldanzosi, convinti di poter mettere ordine stabile tra le masse invertebrate usando la carota della persuasione e il bastone dell’inganno, perché, per essi, quelli che stanno alla base non sono che degli insetti molesti che devono stare ben contenti di servire una causa così alta e devono pure ringraziare se per alcune cose vengono consultati col rito democratico. Sulle cose importanti, invece, devono lasciare che siano le élite a dettare rigorosamente legge.
I personaggi di alto livello, infatuati dal Maligno, ritengono di vedere una porzione di verità maggiore degli altri, e di avere quindi il diritto/dovere di imporla sui “minus habens”, e ciò per il loro bene. Ma guardiamoli da vicino i risultati  degli uomini più esuberanti, più trasgressivi, più dinamici, più arditi, più gasati, più audaci e più temerari. Si pongono al vertice di un Sistema piramidale con l’intento ambizioso di gestire meglio di Dio l’intera umanità, ma essendo succubi del Plagiatore che li fa sentire depositari della Verità diventano dei fanatici pericolosi che, sia pure a volte in buona fede, si ergono a giudici e a vendicatori, più zelanti persino di Dio.
Certamente questi superuomini progrediscono e sviluppano una bella costruzione, ma abusando delle immutabili leggi divine alimentano un meccanismo perverso che provoca risultati opposti a quelli desiderati. Con l’intento di ottenere di più per tutti accumulano fallimenti su fallimenti.
Il sistema demoniaco, fondato sul potere gerarchico, si autoproclama buono per tutti, ma ciò non è vero: l’alto rapina il basso con l’intermediazione dei mediani, perciò è palesemente ingiusto; inoltre, introduce ansia esistenziale a tutti i livelli.
Hai dunque capito cos’è il Regno dell’Uomo? È il Sistema costruito dai seguaci del Demonio: è una realtà infernale.
Ritengono forse gli alti papaveri di essere al vertice del Regno dell’Uomo?
Sì, è vero, stanno molto in alto, ma più in alto di essi ci sta il Maligno che li plagia in proporzione al grado gerarchico che occupano, senza essere visto. Che gloria ci sia ad essere i più infatuati dell’universo non è comprensibile.
- Vuoi invece lavorare al Regno di Dio?
La cosa è semplice: non serve fare niente di particolare tranne che fare il bene in ogni circostanza. Tutto il resto prende forma da solo, preordinato per tutti dal Supremo. In tal caso, l’alto e il basso si aiutano scambievolmente.
Sintesi:
- La smetta l’uomo di volersi rendere divino; all’uomo saggio gli basta Dio e ne avanza.
- Le leggi divine sono fatte per il bene delle creature e a loro salvaguardia. Seguano le leggi di Natura: si troveranno bene!
- Cercare di migliorare ciò che è divino significa ridurre l’efficienza globale.
- Superare i propri limiti significa esporsi a delle cadute rovinose.
- Adeguandosi alla volontà divina, la gioia del cuore compare a tutti i livelli.
- L’organizzazione sociale che si forma non è più gestita dai potenti, ma supportata da umili “servitori”.

[rif. www.lorenzoparolin.it L8/749]